Filologo e critico letterario italiano.
Docente di Filologia romanza all'università di Pavia e condirettore delle
riviste “Strumenti critici” e “Medioevo romanzo”,
iniziò la sua carriera occupandosi di critica stilistica applicata a
opere particolari (
Li bestiaire d'Amours di Maistre Richart de
Fornival...,1957;
Orlando Furioso secondo l'edizione del 1532 con le
varianti delle edizioni del 1516 e 1521, 1960;
La Chanson de Roland,
1971) e scrivendo numerosi saggi, i più importanti dei quali sono
raccolti in
Lingua,
stile e società. Studi sulla storia della
prosa italiana (1963) e in
Esperienze ariostesche (1966).
Strutturalista e semiologo, diede grande contributo alla cultura italiana con i
suoi studi e le sue pubblicazioni nelle quali fece convergere interesse
filologico-linguistico e attenzione metodologica. Tra le sue opere ricordiamo:
I segni e la critica (1969);
Le strutture e il tempo (1974);
Semiotica,
storia e cultura (1977);
Semiotica filologica
(1979);
Teatro e romanzo (1984);
Avviamento all'analisi del testo
letterario (1985). Successivamente allargò il campo dei suoi
interessi, occupandosi del rapporto possibile tra le distorsioni della mente e
le immagini dell'aldilà in
Fuori del mondo. I modelli nella follia e
nelle immagini dell'aldilà (1990). Ancora da ricordare:
Intrecci
di voci. La polifonia nelle letteratura del Novecento (1991);
Due lezioni
di ecdotica (1991);
Notizie dalla crisi. Dove va la critica
letteraria? (1993) (n. Verzuolo, Cuneo 1928).